art. 337 c.p. Tag

"Il reato di cui all'art. 337 c.p. si configura laddove il soggetto ponga in essere una condotta aggressiva, violenta o minacciosa tale da coartare la libertà del pubblico ufficiale mentre compie un atto del proprio ufficio o che sia idoneo ad ostacolare l'esplicazione della propria funzione.""La condotta criminosa sanzionata è specificamente diretta ad ostacolare il compimento dell'attività doverosa e legittima del pubblico ufficiale sicchè la violenza o minaccia è usata durante il compimento dell'atto d'ufficio...

"La distinzione tra il reato di minaccia a un pubblico ufficiale, quello di resistenza a pubblico ufficiale ex art. 337 c.p., ed i fatti già punibili ai sensi dell'abrogato art. 341, c. 40 c.p. ed ai sensi degli artt. 612 e 61 no 10 c.p., consiste nel fatto che mentre la fattispecie tipica della resistenza consiste nell'illecita reazione, posta in essere per sottrarsi ad un atto che il pubblico ufficiale sta compiendo, quella del reato...

"In tema di resistenza a pubblico ufficiale, non è necessario, ai fini dell'integrazione del delitto, che sia concretamente impedita la libertà di azione del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che si usi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto dell'ufficio o del servizio, indipendentemente dall'esito, positivo o negativo, di tale azione e dall'effettivo verificarsi di un ostacolo al compimento degli atti indicati." Scarica il PDF ...

"In tema di resistenza a pubblico ufficiale, non è necessario, ai fini dell'integrazione del delitto, che sia concretamente impedita la libertà di azione del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che si usi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto dell'ufficio o del servizio - come nel caso in oggetto - indipendentemente dall'esito, positivo o negativo, di tale azione e dall'effettivo verificarsi di un ostacolo al compimento degli atti indicati." Scarica il PDF ...

"La nozione di "atto di ufficio" comprende una vasta gamma di comportamenti umani, effettivamente o potenzialmente riconducibili all'incarico del pubblico ufficiale, tra i quali può essere compresa anche l’attività del riportare la calma tra i presenti, attesa la funzione di controllo dell’ordine pubblico di cui sono ordinariamente investite le forze dell’ordine.Il reato di resistenza a un pubblico ufficiale è punito a titolo di dolo specifico, in quanto è caratterizzato dalla volontà di opporsi con la...

"Ai fini dell'integrazione del delitto di resistenza a un pubblico ufficiale non è necessaria una minaccia diretta o personale, essendo sufficiente l'uso di qualsiasi coazione, anche morale, ovvero una minaccia anche indiretta, purché sussista la idoneità a coartare la libertà di azione del pubblico ufficiale.La ratio della norma è quella di tutelare la Pubblica Amministrazione, o meglio il suo corretto funzionamento, da atti dei privati volti a pregiudicare l’operato pubblico, interferendo nel procedimento volitivo o...

"Per integrare la fattispecie di cui all’art. 337 c.p., infatti, occorre che l’agente utilizzi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall’esitopositivo o negativo di tale azione ed dall’effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti: l’integrazione del reato non richiede che sia impedita, in concreto, la libertà di azione del p.u. (così tra le altre Cass. VI, 29.1.2010. n. 3970). Inoltre,...