Author: begin

"Nell’ipotesi di occupazione sine titulo da parte della pubblica amministrazione non è richiesta l’allegazione della concreta possibilità di esercizio del diritto di godimento che è andata persa. La determinazione legislativa in via forfettaria dell’indennizzo, senza esigere dal proprietario l’allegazione della mancata possibilità di godimento nel periodo di occupazione senza titolo, salva la possibilità per entrambe le parti del giudizio di dimostrare la diversa entità del danno in concreto (in melius o in pejus rispetto a...

"Nello specifico caso di responsabilità civile per danni da cose in custodia, rispetto alle strade aperte al pubblico transito, la disciplina di cui all’art. 2051 c.c. è applicabile in riferimento alle situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze della strada, essendo configurabile il caso fortuito in relazione a quelle situazioni provocate dagli stessi utenti, ovvero da una repentina e non specificamente prevedibile alterazione dello stato della cosa che, nonostante l'attività di controllo e...

"La domanda di ripetizione delle somme percepite dalla banca a titolo di anatocismo, di interessi ultralegali e di commissioni e spese varie non è soggetta al termine di prescrizione breve previsto dal n. 4 dell'art. 2948 c.c., che riguarda la sola domanda diretta a conseguire gli interessi che maturano annualmente o in termini più brevi, e non la restituzione di un complessivo maggior credito che includa gli stessi interessi in quanto indebitamente corrisposti, bensì, trattandosi...

"Il pagamento dell’importo di € 40,00 ai sensi dell’art. 6, comma 2, del D. Lgs. n. 231/02 come novellato dal D.Lgs. n. 192/12 deve calcolarsi su ciascuna fattura non pagata e non sull’intero importo del credito azionato. Detta interpretazione, infatti, oltre che essere stata chiarita dalla stessa Commissione Europea, appare quella più conforme sia al tenore della disposizione che alla ratio della norma, la quale ha la precipua finalità di impedire – o quantomeno scoraggiare...

"Il giudizio promosso con azione revocatoria, sia per crediti di natura contrattuale sia per quelli nascenti da fatto illecito, non è soggetto a sospensione necessaria del processo a norma dell’art. 295 c.p.c. per il caso di pendenza di controversia avente ad oggetto l’accertamento del credito per la cui conservazione è stata proposta la domanda revocatoria, in quanto la definizione del giudizio sull’accertamento del credito non costituisce l’indispensabile antecedente logico-giuridico della pronuncia sulla domanda revocatoria, essendo...

"Il danno morale per le micropermanenti non può escludersi dal novero delle lesioni meritevoli di tutela risarcitoria e, per poterlo valutare e personalizzare, si deve tener conto delle lesioni subite in concreto, in conformità all’orientamento che afferma l’autonomia ontologica del danno morale e la necessità di un suo separato e ulteriore accertamento. Ne consegue che, in caso di micropermanenti, deve ritenersi consentita la liquidazione del danno morale quale voce del danno non patrimoniale, in aggiunta...

"Ai fini della prova del reato di calunnia nella sua componente oggettiva, non è sufficiente accertare la non verosimiglianza delle accuse dovendo risultare con certezza che le stesse siano false. Ciò comporta la necessaria emersione di una versione alternativa dei fatti suffragata da elementi di prova inconfutabili (cfr. Cass. pen., sez. VI, n. 32841 del 28/05/2009, Rv. 244447).Sotto il profilo psicologico, l’elemento soggettivo è rappresentato dalla consapevolezza della innocenza dell’incolpato (non ravvisabile nei casi di...

"La Cassazione ha a più riprese affermato che vi sia in astratto compatibilità tra l’art. 131 bis c.p. e i rifiuto di sottoporsi ad alcooltest o ad accertamento volto a verificare l'assunzione di stupefacenti:“La causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto di cui all'articolo 131-bis del Cp, applicabile ad ogni fattispecie criminosa, è compatibile con il reato di rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcoolimetrico, come anche - come nella specie- con il reato di...

"Per integrare la fattispecie di cui all’art. 337 c.p., infatti, occorre che l’agente utilizzi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall’esitopositivo o negativo di tale azione ed dall’effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti: l’integrazione del reato non richiede che sia impedita, in concreto, la libertà di azione del p.u. (così tra le altre Cass. VI, 29.1.2010. n. 3970). Inoltre,...

"commette il reato di abbandono di persone minori o incapaci chiunque esponga ad una situazione di pericolo - anche potenziale - per l’incolumità una persona incapace di provvedere a se stessa. La nozione di "abbandono" va raccordata allo scopo della norma, consistente nel reprimere comportamenti pericolosi per l’incolumità della persona, evitando che i soggetti deboli vengano a trovarsi in situazione di pericolo per l’incapacità di soddisfare ai bisogni primari di sopravvivenza: ricorre, quindi, il delitto...