Area Civilistica

"Il giudizio promosso con azione revocatoria, sia per crediti di natura contrattuale sia per quelli nascenti da fatto illecito, non è soggetto a sospensione necessaria del processo a norma dell’art. 295 c.p.c. per il caso di pendenza di controversia avente ad oggetto l’accertamento del credito per la cui conservazione è stata proposta la domanda revocatoria, in quanto la definizione del giudizio sull’accertamento del credito non costituisce l’indispensabile antecedente logico-giuridico della pronuncia sulla domanda revocatoria, essendo...

"Il danno morale per le micropermanenti non può escludersi dal novero delle lesioni meritevoli di tutela risarcitoria e, per poterlo valutare e personalizzare, si deve tener conto delle lesioni subite in concreto, in conformità all’orientamento che afferma l’autonomia ontologica del danno morale e la necessità di un suo separato e ulteriore accertamento. Ne consegue che, in caso di micropermanenti, deve ritenersi consentita la liquidazione del danno morale quale voce del danno non patrimoniale, in aggiunta...

Tribunale Civile di Pescara - n. 20/02/2024 "L'onere della prova dell'inammissibilità del fallimento incombe sul debitore contro il quale sia stata presentata la relativa istanza, anche se l'onere della prova della sua qualità di imprenditore commerciale incombe sul creditore istante.E benché non abbiano certamente valore di prova legale, i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi sono la base documentale imprescindibile della dimostrazione che il debitore ha l'onere di fornire per sottrarsi alla dichiarazione del fallimento.Sicché, la...

"Ai fini della dimostrazione della titolarità del diritto di credito in capo alla società opposta, è sufficiente che quest'ultima alleghi documentazione comprovante la cessione.Nel caso di specie la società versava in atti: l'avviso pubblicato ex art. 58 T.U.B., l'elenco dei crediti ceduti, la dichiarazione unilaterale di cessione di credito, la lettera di messa in mora, il contratto di cessione." Scarica il PDF ...

"In tema di prova dell'inadempimento di una obbligazione, il creditore che agisca per la risoluzione contrattuale, per il risarcimento del danno, ovvero per l'adempimento deve soltanto prova la fonte (negoziale o legale) del suo diritto ed il relativo termine di scadenza, limitandosi alla mera allegazione della circostanza dell'inadempimento della controparte, mentre il debitore convenuto è gravato dell'onere della prova del fatto estintivo dell'altrui pretesa, costituito dall'avvenuto adempimento.Le spese di lite seguono la soccombenza." Scarica il PDF ...

"La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia si fonda non su un comportamento o un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della responsabilità risiede nell'intervento di un fattore, il caso fortuito, che attiene non a un comportamento del responsabile, ma alle modalità di causazione del danno, si deve ritenere che, in tema di ripartizione dell'onere della prova, all'attore/ricorrente compete provare l'esistenza...

"La circolare della Banca d’Iltalia n. 288/2015 prevede esplicitamente che, per l’attività di riscossione dei crediti ceduti e dei servizi di cassa di cui all’art. 2 l. 130/1999 richiamata dalle parti, i servicer possano avvalersi di soggetti terzi nel rispetto della disciplina generale in materia di esternalizzazione per lo svolgimento di specifiche attività operative. Mancando un espresso divieto pertanto appare legittima la possibilità di esternalizzare l’attività delle operazioni di recupero credito ed il generico riferimento...