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"La dicatio ad patriam, quale modo di costituzione di una servitù di uso pubblico su un’area privata, postula che il proprietario, con un comportamento anche non intenzionalmente diretto a dare vita al predetto diritto, metta volontariamente il proprio bene a disposizione della collettività, con carattere di continuità e non di mera precarietà e tolleranza, assoggettandolo al relativo uso, al fine di soddisfare un’esigenza comune dei membri della collettività considerati uti cives e ciò indipendentemente non...

"In tema di contratto d’opera, l’impresa affidataria è responsabile per i vizi che derivino da una posa in opera non conforme alla regola d’arte (nel caso di specie, trattasi di superficie coperta con dimensioni irregolari da ricondursi a pareti fuori squadro, non perfettamente livellate), salvo che dimostri di aver avvertito preventivamente il committente d’opera della complessità esecutiva.Inoltre il riconoscimento implicito dei vizi da parte del prestatore, che avviene a mezzo di successivi interventi di riparazione,...

"In materia di verifica della titolarità del diritto di credito azionato in via esecutiva, la proposizione di un'opposizione ad esecuzione da parte del debitore e la condotta processuale di mancata contestazione di quella titolarità da questi tenuta fino al momento di maturazione delle preclusioni assertive o di merito esclude la necessità per il creditore di provare la relativa circostanza.Ai fini del perfezionamento del contratto reale di mutuo non occorre la materiale traditio del denaro nelle...

"La c.t.u. non rientra nella categoria dei “mezzi di prova in generale”, in quanto oggetto di separata disciplina nell’apposito paragrafo 1 della sezione III del titolo I del libro secondo del c.p.c., ed adempie alla funzione preminente di fornire al giudice, oltre che quale organo di istruzione, quale organo di decisione, adeguato supporto al suo convincimento, quando si discuta di fatti rientranti in ambito strettamente tecnico; in tal senso, scopo della consulenza tecnica d'ufficio è...

"In ordine al valore probatorio/indiziario della denuncia in sede penale è stato osservato come la stessa non sia da sola sufficiente a ritenere assolto l’onere probatorio da parte dell’assicurato ai sensi dell’art. 2697 c.c. in ordine alla sussistenza del fatto costitutivo del diritto all’indennizzo, atteso che tale denuncia consiste in una dichiarazione della stessa parte interessata alla riscossione dell’indennizzo conseguendone che la dimostrazione del presupposto dell’indennizzo potrà essere fornita nella ricorrenza di elementi di prova...

"In caso di prestazioni sanitarie erogate da strutture private preaccreditate con lo Stato in favore degli aventi diritto, il diritto della medesima struttura privata a vedersi corrispondere dal soggetto pubblico gli interessi di mora nella misura prevista dal D. Lgs. n. 231 del 2002, sorge soltanto (e quindi nello specifico “sorge”, risultando il contratto in atti) qualora tra l'Ente pubblico competente e la struttura sia stato concluso un contratto, avente forma scritta a pena di...

"Circa il diritto al compenso per l’amministratore di condominio revocato prima della scadenza, facendo riferimento alle norme sul mandato, ai sensi dell’art. 1703 cod. civ., l’amministratore è legittimato non solo a richiedere il pagamento di eventuali crediti maturati ma anche a ottenere un risarcimento per i danni subiti, come stabilito dall’art. 1725, comma 1, c.c.Tale diritto dell’amministratore al risarcimento non sussiste qualora la revoca sia motivata da una giusta causa, ma lo stesso conserva in...

"Le comparse conclusionali hanno soltanto la funzione di illustrare le ragioni di fatto e di diritto sulle quali si fondano le domande e le eccezioni già proposte e pertanto non possono contenere domande o eccezioni nuove, che comportino l’ampliamento del thema decidendum, non rilevando neanche l'accettazione del contraddittorio da parte della controparte, che è attività consentita solo fino al momento della rimessione della causa al collegio per la decisione.Il vizio di ultrapetizione o extrapetizione, di...

"In tema di responsabilità medica, è stata delineata la differenza tra nesso causale e inadempimento.Il nesso causale è la relazione tra la condotta del sanitario e il danno subito dal paziente. È un concetto relazionale che identifica l'azione del sanitario come causa diretta del danno. L'inadempimento, invece, si riferisce alla mancata esecuzione o all'errata esecuzione della prestazione sanitaria secondo le regole della buona pratica medica. Mentre il paziente deve dimostrare il nesso causale, è compito...

"La responsabilità di cui all'art. 2051 c.c. ha carattere oggettivo, e non presunto, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del nesso di causalità tra la cosa in custodia ed il danno, mentre sul custode grava l'onere della prova liberatoria del caso fortuito, rappresentato da un fatto naturale o del danneggiato o di un terzo, connotato da imprevedibilità ed inevitabilità, dal punto di vista oggettivo e della regolarità o adeguatezza causale,...