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"L’opposizione promossa sulla base di un titolo giudiziale non può essere fondata su eccezioni inerenti a fatti estintivi od impeditivi anteriori alla formazione del titolo, perché quelli sono invocabili esclusivamente nel procedimento preordinato al titolo stesso: è precluso al giudice dell'opposizione “conoscere degli stessi vizi già dedotti o che avrebbero potuto essere dedotti davanti al giudice della cognizione”." Scarica il PDF ...

"Nel giudizio avente ad oggetto l'inadempimento contrattuale e l'esercizio della facoltà di recesso ex art. 1385 cc, il creditore assolve all'onere di allegazione e prova su di esso gravante mediante la produzione del contratto e la dimostrazione della corresponsione della caparra, limitandosi alla mera allegazione dell’inadempimento di controparte, mentre il debitore è onerato della prova del fatto estintivo dell'altrui pretesa, costituito dall'avvenuto adempimento. Ciò posto, ai fini della legittimità del recesso di cui all'art. 1385...

"Ai sensi dell’art. 3, comma 1, del D.L. n. 132/2014, convertito con modificazioni dalla L. n. 162/2014, nei procedimenti soggetti a negoziazione assistita obbligatoria, la parte tenuta ad attivare la procedura di negoziazione assistita, può sanare l’omesso assolvimento della condizione di procedibilità, dovendo il giudice, che abbia rilevato il difetto di detta condizione, disporre il rinvio della prima udienza con concessione alla parte di un termine di quindici giorni per la comunicazione dell’invito a stipulare...

"In materia di edilizia residenziale pubblica, a seguito della sentenza della Corte cost. n. 204 del 2004, che ha dichiarato la parziale incostituzionalità dell’art. 33 d.lg. 31 marzo 1998 n. 80, come sostituito dall’art. 7, lett. a, l. 21 luglio 2000 n. 205, è necessario tenere distinta la prima fase, antecedente all’assegnazione dell’alloggio, di natura pubblicistica, da quella successiva all’assegnazione, di natura privatistica, nella quale la posizione dell’assegnatario assume natura di diritto soggettivo, dovendosi attribuire...

"In tema di responsabilità ex art. 2051 c.c., coloro che, in ragione dell’effettiva disponibilità di un’area ne siano i concreti utilizzatori, hanno l’obbligo di custodire il bene in modo tale da prevenire i pericoli correlati alle condizioni in cui versa detto bene e ciò in ragione della loro prossimità alla fonte di pericolo, con conseguente obbligo di attivarsi onde evitare la lesione o la messa in pericolo dei beni giuridici altrui. Pertanto, l’utilizzatore-custode del bene,...

"La fideiussione, anche se stipulata con un Istituto di credito, non è propriamente riconducibile a un contratto bancario ai sensi del testo unico bancario e dunque non rientra nell’alveo delle materie soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5 comma 1-bis del d.lgs 28/2010.""In tema di fideiussione “omnibus”, la natura anticoncorrenziale pronunciata dalla Banca d'Italia, di clausole del modello ABI del contratto di fideiussione, per contrasto con gli artt. 2, comma 2, lett. a), della...

"In tema di patrocinio a spese dello Stato, la disposizione di cui all'articolo 82 del D.p.r. 30 maggio 2002, n. 115, che impone di liquidare l'onorario e le spese al difensore in modo che l'importo non risulti superiore ai valori medi delle tariffe professionali vigenti, va interpretata nel senso che la media dei valori tariffari funge da limite massimo, non nel senso che la liquidazione debba avvenire necessariamente secondo la media delle tariffe, potendo il...

"Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di contributi condominiali, l’annullabilità della delibera assembleare che ne costituisce il fondamento può essere eccepita dal condomino opponente solo mediante proposizione di una specifica domanda riconvenzionale di annullamento, ai sensi dell’art. 1137, comma 2, c.c. Tale domanda deve essere proposta nel rispetto del termine perentorio di trenta giorni, decorrente, per i condomini assenti, dalla comunicazione della delibera, e per i condomini dissenzienti o astenuti,...

"Il provvedimento del P.M. che dispone la “sospensione dei termini” di una procedura esecutiva a carico di un soggetto che abbia chiesto l'elargizione di cui alla l. n. 44 del 1999, deve essere trasmesso al giudice dell’esecuzione, il quale non può sindacare né la ritenuta sussistenza dei presupposti per il rilascio della provvidenza sospensiva, né l’idoneità della procedura esecutiva ad incidere sull'efficacia dell’elargizione richiesta dall’esecutato; spetta, invece, al giudice dell’esecuzione il controllo della riconducibilità del...

"Il notaio, nell’adempimento delle obbligazioni connesse all'esercizio dell'attività professionale svolta, è tenuto ad una prestazione che, pur rivestendo i caratteri dell'obbligazione di mezzi e non di risultato, non può ritenersi circoscritta al compito di mero accertamento della volontà delle parti e di direzione della compilazione dell'atto, estendendosi, per converso, a tutte quelle ulteriori attività, preparatorie e successive, funzionali ad assicurare la serietà e la certezza del rogito e, in particolare, la sua attitudine ad assicurare...